Dal Manifesto, ma visto in alcune TV (forse troppo poco!!!), ma argomento ripreso poco, eppure la gente non ne può più di false promesse lustrinate…la gente vuole atti concreti che risolvano i loro problemi quotidiani.
Migliori infrastrutture per tutti e su tutto il territorio, non una megastruttura per pochi che devono attraversare lo stretto.
Senza parlare poi della fregatura degli appalti che fan lavorare altri al posto dei disoccupati del territorio. Louise
A dare fuoco alla miccia le tante associazioni e movimenti che hanno convocato per oggi una manifestazione sulle due sponde, le decine di sindaci che ieri hanno manifestato sui binari «unici» della Palermo-Messina e della linea jonica, e Legambiente che ha avviato una campagna contro la «tassa sulle ferrovie» che altrimenti usata potrebbe riaggiustare le disastrate linee meridionali. A Roccella Jonica un gruppo di militanti di Legambiente e del Wwf insieme agli studenti delle scuole superiori hanno occupato il binario unico della ferrovia. Con loro alcuni sindaci della locride, il deputato dei Ds Giuseppe Bova e rappresentanti dei sindacati confederali.
La risposta del ministro dei Trasporti Pietro Lunardi non si è fatta attendere. Poi ha spiegato come si tratti di «un’opera del Master plan europeo, parte integrante del corridoio 1 Berlino-Palermo, il primo dei corridoi europei, per il collegamento dei mercati del Nordeuropa con quelli del Nordafrica». Inoltre, «il Ponte darà continuità fra l’asse autostradale Palermo-Messina, che abbiamo già realizzato, e la Salerno-Reggio Calabria, il cui ampliamento e ammodernamento sarà pronto nel 2008-2009». Anche l’atteggiamento dell’opinione pubblica locale nei confronti del Ponte sembra essere mutato rispetto ai tempi in cui la lotta contro la realizzazione era appannaggio degli ambientalisti e di alcuni gruppi militanti, che già negli anni scorsi avevano promosso diverse manifestazioni e campeggi estivi annuali sull’una come sull’altra sponda.
Già lo scorso 8 dicembre erano scese in piazza a Messina più di diecimila persone per dire no al Ponte, un fatto storico per la città siciliana. E alle manifestazioni di domani, nella mattinata a Reggio Calabria e nel pomeriggio a Messina, hanno aderito un vasto cartello di forze, dalla Cgil alla Fiom, agli ambientalisti di Legambiente, Wwf e Italia nostra, ad associazioni come Arci e Caritas, e poi ancora Coldiretti e Cia, il centro sociale Cartella di Reggio Calabria e il Messina social forum.
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