martedì 18 settembre 2012

Referendum PD




Sono 6 referendum che vogliamo proporre all'attenzione degli iscritti al Pd. Lunedì prossimo sarà attivo il sito www. referendumpd.itdove troverete tutte le informazioni e i materiali per iniziare a raccogliere la firma degli iscritti per poter presentare i sei quesiti. Le firme da raccogliere sono circa 30.000 che potrebbero sembrare poche ma in realtà sono molte, in quanto per presentare i referendum lo statuto prevede che si raccolgano a sostegno solo firme di iscritti. Ecco una breve presentazione dei sei referendum:




  1. Riforma fiscale: chiede al Pd di impegnarsi a promuovere una  riforma fiscale che abbassi le tasse sul lavoro e che reperisca le  risorse necessarie istituendo un'imposta sui grandi patrimoni. Alleviare  il carico di chi lavora e produce, e spostarlo sulle rendite, questa la  nostra proposta di Riforma Fiscale.


  2. Reddito minimo: In sintesi, appunto, si propone di riformare  il welfare riconducendolo tra i diritti fondamentali del cittadino,  indipendentemente dalla sua condizione lavorativa, e mettendosi così in  linea con tutti gli altri paesi europei, anche per recuperare alla piena  cittadinanza economica e sociale le categorie oggi più marginalizzate  (i giovani e le donne). E si può fare, come è già dimostrato possibile,  senza aggravi per il bilancio pubblico.


  3. Alleanze: Un solo quesito politico su sei, perché  volevamo trattare temi concreti, ma comunque volevamo sfruttare il  referendum del Pd anche per questioni di indirizzo, come è  effettivamente previsto. Perché alle prossime politiche il Pd sia il  perno di un patto tra le forze progressiste e democratiche, ma senza  cercare sponde – incomprensibili per i nostri elettori – in quelle forze  politiche che non solo hanno lungamente condiviso la stagione del  berlusconismo, ma che con il suo partito ancora oggi governano comuni,  provincie e regioni.


  4. Ricandidabilità: l'incandidabilità dei condannati al  Parlamento, al Governo e alle cariche in società pubbliche. Una proposta  offerta al Pd per sanare la mancanza di "disciplina e onore" richiesta  dalla Costituzione ai nostri eletti, e troppo spesso gravemente mancante  in questi anni. Perché in un Paese in  cui la corruzione costa ogni anno 60 miliardi di euro, è necessaria una  moralizzazione, ed è necessaria soprattutto a partire da chi amministra  la cosa pubblica per conto dei cittadini.


  5. Consumo di suolo: la richiesta che Partito Democratico promuova  una legge che tuteli gli spazi non urbanizzati, introduca il  monitoraggio degli usi del suolo, incentivi il recupero degli immobili  non utilizzati o sottoutilizzati e cancelli la legge che consente  l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti dei  comuni. Per salvaguardare una risorsa limitata e non rinnovabile del  Paese e dei suoi cittadini.


  6. Matrimoni gay: un referendum sul matrimonio per ricordare che  il matrimonio è un istituto civile a cui ogni cittadino deve poter  accedere - se vuole - e quindi sentirsi uguale a tutti gli altri  cittadini, avere accesso al diritto alla felicità e contribuire a  rendere il Paese un luogo migliore, perché un Paese dove i diritti sono  accessibili è un Paese migliore per tutti.



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