"Il pescespada si suicida piuttosto che farsi pescare..."
Comincia così il romanzo "IL PESCATORE DI TONNI" dell'amico Raffaele Mangano (Ed. AMANTEA) ambientato a Favignana al tempo della mattanza. La frase è di un anziano pescatore (Zu Beppe) che spiega a un "turista per caso" come si comportano i grandi pesci (squali, delfini, pesce spada) quando finiscono nella camera della morte assieme ai tonni.
Il turista (Nino), affascinato da quelle storie, torna per anni sull'isola e così ha modo di raccontare le vite dei " tonnaroti", i segreti del loro lavoro, la fatiche, i riti, le superstizioni, le dicerie che da più di mille anni circondano la mattanza.
Sono gli accadimenti della vita che a un certo punto tengono Nino lontano dall’isola, ma ciò non gli impedisce di venire a conoscenza della tragedia che colpisce la famiglia di Zu Beppe.
LEGGI QUI IL PRIMO CAPITOLO
Nessun commento:
Posta un commento