venerdì 29 aprile 2011

Libia: un attacco da 700 milioni di euro

Una notizia che sicuramente non sentiremo mai sulle nostre emittenti. Se il budget di un anno se n'è andato così, come pagheremo l'amministrazione ordinaria dell'esercito? Sicuramente con qualche nuovo taglio al welfare, alla saonità, alla scuola e università, alla ricerca e con qualche nuova accisa sul carburante, acqua, gas o energia.

I conti in tasca al ministero della Difesa per il bombardamento di Gheddafi
(Fonte: Giornalettismo)
Settecento milioni di euro, ovvero l’intero bilancio annuale del ministero della Difesa. Da spendere in poche settimane, quelle dell’attacco alle forze di Muammar Gheddafi, l’amicone che fino a ieri piantava la tenda a villa Pamphili. Il bombardamento delle forze del colonnello, in preparazione dopo la richiesta di Obama a Berlusconi, potrebbe costare davvero tanto, per l’impiego di forze e apparecchiature non convenzionali. Ne parla Marco Nese sul Corriere della Sera:

Un caccia Eurofighter costa 63 milioni di euro. E’ un aereo straordinario, ma esige spese astronomiche. Tenerlo in volo per un’ora nei cieli della Libia significa sborsare 60 mila euro. Se poi lancia un missile Maverick, insieme con l’ordigno partono altri 200 mila dollari. Sparare un missile per distruggere una mitragliatrice su un pick-up può comportare una spesa fino a 300 mila euro. Uno spreco inutile, secondo Umberto Bossi, il quale ha fatto un po’ di conti e ha concluso che la guerra a Gheddafi può costare all’Italia 700 milioni di euro in tre mesi.

Finora è stato necessario sostenere solo spese per la partecipazione al controllo dello spazio aereo libico:
Gli Eurofighter si sono levati in volo per più di 200 volte, almeno in 150 occasioni sono stati impiegati i Tornado, una cinquantina le sortite degli F16 e altrettante quelle degli Harrier della Marina. Per un totale di circa 1.400 ore di volo. Siccome un’ora di volo di un Tornado costa la metà di quella di un Eurofighter, si può prendere come media 40 mila euro all’ora. Ne risulta una spesa complessiva di 56 milioni di euro. Vanno aggiunti i costi ordinari delle navi che incrociano da oltre un mese nel canale di Sicilia. Calcolando che la loro attività assorbe almeno 300 mila euro al giorno, dopo più di un mese hanno consumato circa 10 milioni di euro.

Ma adesso i costi si moltiplicano:

Gli arsenali bellici contengono ordigni pagati a peso d’oro che finiranno polverizzati sul suolo libico. I jet Tornado vanno in missione con agganciati missili Harm (High-speed antiradiation missile), acquistati al prezzo di 200 mila dollari l’uno. Prodotto dalla società americana Raytheon, l’Harm è lungo più di 4 metri e si abbatte con i suoi 360 chili di peso su una fonte radar situata anche a 150 chilometri di distanza. In funzione antiradar si lanciano anche missili Alarm di fabbricazione britannica, il cui costo si aggira sempre sui 200 mila dollari. Più caro il missile Storm Shadow, bisogna pagarlo almeno 250 mila euro. E’ frutto di una collaborazione franco-britannica. Pesa 1.300 chili, ha capacità stealth e può colpire da lunghe distanze. Le cosiddette bombe intelligenti a guida laser e Gps costano dai 30 ai 50 mila euro l’una. Piombano sull’obiettivo seguendo il raggio laser che lo illumina, oppure, come le Jdam (Joint direct attack munition), utilizzano il Gps per colpire con precisione il bersaglio.

Tutte le spese sono conteggiate sul bilancio ordinario della Difesa. Non esiste un capitolo di spesa per l’operazione Libia. In poche settimane si rischia di bruciare le risorse previste nell’arco di un anno.

2 commenti:

  1. Non vi capisco.

    Quando gheddafi spendeva tonnellate di banconote per finanziare vari mercenari africani a cui veniva ordinato di sparare su chiunque scendesse per strada; su facebook e sui giornali l'opinione pubblica chiedeva a gran voce di intervenire contro questo pazzo omicida.

    Si è deciso di intervenire... e ora ci lamentiamo che stiamo intervenendo nella maniere auspicata da molti, tramite le armi.

    Decidetevi!

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  2. Buonasera Anonimo,
    questo è il mio blog ed esprimo opinioni personali, perciò il plurale "non vi capisco" e "decidetevi" penso che non mi riguardi.
    Forse dovresti anche spiegarmi a chi ti riferisci.
    Per quanto riguarda l'intervento, si poteva intervenire prima ed in altro modo a mio avviso.
    Pressioni ed embarghi, congelamento beni e capitali nei vari Stati ed infine intervento ONU sul posto davvero per evitare che si sparasse sul popolo. Naturalmente questa è sempre la mia singola opinione.

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