giovedì 28 aprile 2011

Donne al centro: il lavoro a Milano e non solo!

Un vademecum per chi si appresta a govenare la città di Milano, ma un valido prontuario da esportare in ogni amministrazione.

"Le donne del Partito Democratico ribadiscono la centralità del loro ruolo nel mondo del lavoro, dell'imprenditoria, delle professioni a Milano come ovunque.
In questa direzione ritengono che la prossima Amministrazione Comunale debba puntare proprio sulle donne, sulle loro competenze, sui loro talenti, sulle loro capacità professionali e imprenditoriali e garantire con politiche adeguate:

PARI OPPORTUNITA'
- di ingresso o di reinserimento nel mercato del lavoro;
- di retribuzione;
- di accesso a posizioni apicali a partire dall'Amministrazione pubblica

attraverso incentivi e meccanismi premiali per tutte le aziende che si impegnano ad occupare, adottare misure antidiscriminatorie e di agevolazione delle carriere.

VALORIZZAZIONE
- del ruolo delle donne nel mondo del lavoro, dell'impresa e delle professioni con un miglior utilizzo e attenzione delle competenze femminili.

Il Comune potenzierà i corsi di formazione mirata destinati all'inserimento, al reinserimento, all'aggiornamento e alla riqualificazione. Attiverà e potenzierà servizi per una razionale collocazione e inserimento delle donne nei luoghi di lavoro. Si farà promotore di attività imprenditoriali, professionali e di lavoro autonomo particolarmente innovative, agevolando e favorendo sinergie fra competenze femminili con incentivi economici e fiscali.

SUPPORTO E SOSTEGNI ADEGUATI
- alle donne licenziate, disoccupate, inoccupate;
- alle donne lavoratrici a progetto, finte partite IVA e a alle donne sprovviste di tutele e garanzie;
- alle donne single, separate e divorziate nella gestione dei propri figli;
- alle donne casalinghe;
- alle donne che lavorano seguendo turni di lavoro diversi da quelli tradizionali, alle lavoratrici autonome, professioniste e imprenditrici;
- alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Vogliamo, in buona sostanza, che la futura Amministrazione Comunale preveda un sistema di welfare attento alle esigenze femminili e destini una parte delle proprie risorse a supportare economicamente chi perde il lavoro, e/o nei momenti di passaggio da un lavoro all'altro; che offra un potenziamento dei servizi per l'infanzia e di cura agli anziani; che riorganizzi gli orari della città in relazione alle esigenze concrete delle donne lavoratrici che svolgono orari diversificati; che offra e potenzi il supporto alle donne sole e offra servizi aggiuntivi a loro riservati per la gestione della propria famiglia; servizi informativi e di supporto alle donne casalinghe che svolgono un ruolo fondamentale nella cura dei propri figli e degli anziani.

Per fare tutto questo è necessario che venga realizzato, come già avviene in alcune città italiane e in molte città europee, un sistema di GENDER BUDGETING. Nel momento della predisposizione del bilancio preventivo questo dovrà essere impostato ed approvato, tenendo conto specificamente delle esigenze delle donne milanesi, con poste di bilancio appositamente costruite in tal senso.

E' altresì necessario, durante l'esercizio economico, che si preveda un meccanismo di GENDER AUDITING e che in sede di approvazione del bilancio consuntivo si valuti l'effettiva realizzazione delle azioni previste in un'ottica di genere.

Questa modalità di lavoro e di utilizzo delle risorse pubbliche non è finalizzato unicamente alle donne, ma migliora la performance complessiva dell'Amministrazione comunale, portando benefici a tutta la cittadinanza.


CONTRASTO ALLA DISCRIMINAZIONE
- all'atto dell'inserimento lavorativo;
- nei luoghi di lavoro e nei percorsi di carriera professionale;
- a seguito di maternità.

Riteniamo che l'Amministrazione comunale si debba fare garante di prassi antidiscriminatorie e che debba svolgere un ruolo di promotrice di “buone pratiche”. "

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