Intervista a Paolo Beni, presidente nazionale dell’ARCI.
?Il governo fa piovere sulla testa del volontariato le conseguenze del suo cattivo operato ? dichiara Paolo Beni, il presidente nazionale dell?Arci -. Quello che appare chiaro, con questo decreto sulla competitività che storna il 75 per cento del finanziamento destinato ai Centri di Servizio per il Volontariato (Csv) per dirottarli sul servizio civile nazionale, è che ormai siamo di fronte ai giochi di prestigio. Il mio giudizio su questa manovra è decisamente contrario: questo provvedimento è inaccettabile e non trova alcuna giustificazione?.
Da alcuni giorni l?associazionismo del Terzo Settore e il tutto mondo del volontariato sono in subbuglio. E? l?autonomia stessa dell?associazionismo, la sua prerogativa di portare avanti progetti, formare i volontari ? la possibilità di esistere e lavorare, insomma – che sono in pericolo e le decisioni sul taglio ai finanziamenti non sono state nemmeno minimamente illustrate intorno a un tavolo: nessuna delle organizzazioni che coordinano e gestiscono progetti e iniziative in campo sociale, o i soggetti che le rappresentano, sono mai stati convocati dai rappresentanti del governo per trovare un accordo.
?Il provvedimento è stato calato dall?alto sbagliando sia nel metodo sia nel merito ? spiega Beni ? e il motivo si capisce molto facilmente: la considerazione che ha questo governo del volontariato si basa sull?idea di fare la carità su iniziativa del singolo, il che significa che non vi è alcuna assunzione di responsabilità da parte del governo su tutta la materia del sociale. E? davvero triste constatare come possa venire strumentalizzata per ragioni così ipocrite la buona fede dei tantissimi volontari che operano in Italia?.
?I Centri di Servizio per il Volontariato sono solo l?ultima vittima dell?operato del governo che, con questa decisione, cerca di scatenare una specie di ?guerra fra i poveri?: i Csv contro il servizio civile? conclude il presidente dell?Arci.
Istituito nel 2000 con la legge 64, una volta abolita la leva obbligatoria, il servizio civile nazionale è quello che permette ai giovani di operare per 12 mesi in campo di utilità sociale, ma è la legge stessa a prevederne il suo relativo finanziamento. L?attuale decreto sulla competitività, invece, ha ?ritoccato? pesantemente alcune parti della legge quadro 266 del ?91 ed è andato a colpire i finanziamenti ai Csv, riducendoli drasticamente.
Louise
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