mercoledì 13 aprile 2005

Denuncia per Telepace

Tipico di alcune associazioni che enunciano ma praticano diversamente!
L’Associazione stampa romana (Asr) denuncia Telepace, “emittente vicina al Vaticano (ma soggetta alle leggi italiane)” per violazione delle norme contrattuali. Una nota dell’Associazione, denuncia “la sistematica violazione delle norme contrattuali, dello Statuto dei lavoratori e delle leggi, in aperto contrasto con la dottrina sociale della Chiesa.

In questa televisione, diffusa via satellite in tutto il mondo, con sedi a Roma, Verona, Gerusalemme, Fatima, si calpestano i più elementari diritti, anche quelli del buon senso”.

I giornalisti, che hanno reso Telepace la TV di riferimento nell’informazione quotidiana dal Vaticano, spesso citata per le interviste-scoop con i leader mondiali, segnala il sindacato dei giornalisti, “sono sottoposti da anni a una serie inaudita di abusi: tecnici che pretendono di dirigere i giornalisti; colleghi assunti a part-time che lavorano a tempo pieno; colleghi costretti a lavorare gratis sottoscrivendo ‘dichiarazioni di volontariatò; negazione delle qualifiche acquisite di diritto; discriminazione delle donne giornaliste, con preclusione delle telecronache papali; nessun riconoscimento di festivi, straordinari, trasferte; filtri alle telefonate”.

“Con gesto di totale chiusura, – prosegue la nota di Stampa Romana – il direttore-fondatore di Telepace, Mons. Guido Todeschini, ha disertato la convocazione della FNSI e dell’Associazione Stampa Romana, che aveva un solo punto all’ordine del giorno: la dignità del lavoro. Telepace sa bene infatti che questa è essenzialmente una richiesta di legalità e non una rivendicazione economica”.

( ansa )

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