mercoledì 27 aprile 2005

Scuola pubblica:corsa al parente handicappato

Direi che coloro che possono far verificare questo fatto si mobilitino.
Non se ne può più di questa scuola allo sfascio.
Grazie Louise.

COMUNICATO STAMPA (Anitel)

Scuola pubblica:corsa al parente handicappato
Capodanno: “Uno scandalo: intervenga la Procura della Repubblica!”

” Il taglio degli organici dei docenti della scuola pubblica, avvertito principalmente negli istituti tecnici industriali e neiprofessionali, sta producendo una corsa al ricorso dei beneficiprevisti dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104, la legge-quadro perl’assistenza, l’integrazione sociale ed i diritti delle personehandicappate – denuncia Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari di Napoli-. Infatti tra le agevolazioni concesse da
detta legge, al comma 5 dell’articolo 33 è previsto che il familiare
lavoratore che assista con continuità un parente o un affine entro
il terzo grado, handicappato, ha diritto a scegliere la sede di
lavoro più vicina al proprio domicilio e non può essere trasferito
in altra sede, senza il suo consenso “.
” In pratica – continua Capodanno -, in occasione della
pubblicazione delle graduatorie interne, in molte scuole dove per la
contrazione delle iscrizioni si stanno verificando le condizioni
per la sovrannumerarietà in diverse materie, sta accadendo che
docenti in servizio da decenni, quasi al limite dell’età
pensionabile, si vedono scavalcare da docenti entrati di ruolo di
recente e, comunque, con minore anzianità per il solo fatto che
questi ultimi sono di fatto inamovibili, e quindi non possono
perdere posto, perché usufruiscono del beneficio di aver dichiarato
di assistere un parente o un affine handicappato “.
” La cosa strana . prosegue Capodanno -, che desta non pochi
sospetti e perplessità, è il dato che la percentuale di personale
che chiede questi benefici è decisamente elevata. Solo per
esemplificare, ma sicuramente la situazione è condivisa da altre
realtà, in un istituto superiore del Vomero, il quartiere collinare
di Napoli, quest’anno, su un’ottantina docenti che fanno parte
dell’organico, più di venti si avvalgono della legge 104/92, in
pratica un docente su quattro, un dato che dovrebbe allertare le
autorità preposte ai controlli, da effettuare sulla veridicità delle
dichiarazioni sostitutive fatte in base all’art. 11 del DPR 20
ottobre 1998 n. 403″.
” D’altra parte – conclude Capodanno -, proprio a Napoli, eventuali
abusi sull’utilizzo della legge 104 non ci meraviglierebbero più di
tanto, anche dopo lo scandalo dei falsi invalidi e dei permessi
clonati per la sosta delle auto per i diversamente abili. L’aumento
esponenziale negli ultimi anni dei beneficiari è preoccupante, pure
perché dai dati statistici non risulta un corrispondente aumento
delle situazioni di handicap. D’altronde gli organi d’informazione
si sono occupati di recente di “ciechi” alla guida di autoveicoli
con tanto di patente. In genere, poi, coloro che realmente
potrebbero usufruire dei benefici di legge manifestano un certo
pudore nel richiederli. Pudore che scompare a fronte della
possibilità di essere trasferiti in una sede disagiata “.
Sulla questione Gennaro Capodanno chiede l’intervento della Procura
della Repubblica di Napoli, affinché faccia chiarezza sui lati
oscuri di questa emblematica vicenda.

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