martedì 22 marzo 2005

Uomini a bacchetta…

Sbarbati: «Il maschilismo c'è, ma io da preside li sgrido» Il segretario dei Repubblicani europei e la Fed: Prodi gentiluomo, con Rutelli si discute.

Questo il commento apparso sul Corriere della Sera…ma al di là delle battute, siamo proprio messi male quanto a parità, ma che dico a “pari opportunità”…noi donne siamo ancor oggi “ingaggiate” in lista per far bella figura, per adeguamento a leggi più o meno approvate, ma nella realtà siamo come al solito escluse.
Che la Sbarbati abbia ragione quando alla fine dell’intervista dichiara che le donne declinano per la responsabilità della famiglia?
A mio avviso ha perfettamente ragione: al solito sono gli stereotipi culturali che fanno di ogni ora in più fuori casa da parte di una donna, delle “fitte” maggiori di rimorso, di autocolpevolizzazione, senza certamente tenere in conto che é la qualità delle ore passate in famiglia che conta, non la quantità.
Ci sono donne che hanno rinunciato al lavoro, alla carriera, per dedicarsi completamente alla cura della famiglia riversando spesso la loro frustrazione sui figli…forse hanno fatto maggior danno che non ponendo più attenzione al come stanno in famiglia e con loro stesse: se non si é soddisfatti o sereni di e in ciò che si fa (soprattutto verso se stessi), non lo si potrà esser con gli altri e di conseguenza la ruota degli stereotipi e luoghi comuni, non avrà mai arresto.

Louise

Fabrizio Roncone

Luciana Sbarbati è l?unica donna autorizzata – «e persino regolarmente invitata» – a sedersi con Prodi, Fassino Rutelli e Boselli. «Ma è un privilegio dovuto… io sono il segretario dei Repubblicani europei, no?». Però una donna ammessa proprio lì, al gran tavolo dove i leader (maschi) del centrosinistra, del nuovo Ulivo, della neonata Fed, prendono le decisioni più delicate e segrete, una donna che tra l?altro porta in dote persino un numero non clamoroso di voti, «lo so da sola, lo intuisco, che vada ascoltata, intervistata, in queste ore… come dire? un poco complicate per noi femmine democratiche. Ho letto anch?io gli insulti che Marco Travaglio, sull? Unità …». … ha rivolto a Ritanna Armeni, giornalista comunista e conduttrice, con Giuliano Ferrara, della trasmissione O tto e Mezzo .

«Ma devo ammettere di non essermi meravigliata, poi, più di tanto».

E perché?
«Perché il maschilismo sembra ormai lo sport nazionale. A me, che ho due lauree, sono riusciti a dare, addirittura, dell?analfabeta. Ma non dobbiamo rassegnarci. Anzi». Anzi, cosa? «Dobbiamo continuare a batterci… Per non essere utilizzate come facce da inserire accanto a qualche faccione maschile».

Come sono le riunioni con Prodi, Fassino, Rutelli e Boselli?
«Come sono, in che senso?».

Come la trattano?
«Con Prodi ho un?intesa rapida, molti temi li vediamo nello stesso modo. E poi Romano è un gentiluomo d?altri tempi».

Fassino?
«Gentile, anche lui».

E Rutelli?
«Con lui…».

Con lui?
«Non sempre andiamo d?accordo».

Litigate spesso ?
«Capita. E non solo io e Francesco. Litigo, discuto anche con tutti gli altri. Però loro…».

Loro, i leader maschi?
«Sì: non mi spaventano, né loro né il numero di voti che portano in dote. Se alzano la voce, l?alzo anch?io. Ho un carattere forte, io…».

S?intuisce…
«Sono stata preside di scuola per vent?anni. E non solo».

Cos?altro?
«Ho anche insegnato, per quattro anni, all?università Cattolica: Psicologia dell?età evolutiva… Insomma, quando si agitano, ho tutti gli strumenti per capire dove vogliono andare a parare. E poi, mio padre…».

Suo padre?
«Si chiamava Fortunato, faceva l?operaio, era repubblicano e mi ha sempre ripetuto: nessuno più di te, nessuno meno di te».

Dei suoi quattro colleghi con cui guida la Fed, chi stima di più?
«Politicamente?».

Beh, sì…
«Quello che stimo di più non è tra loro».

E chi è?
«Massimo D?Alema. Lui è un fuoriclasse assoluto».

Le donne, a quanto sembrano, sono in difficoltà anche dalle parti di Rifondazione. Almeno ad ascoltare la testimonianza di Lella Bertinotti…
«Fausto è una persona squisita. Ma quello che accade a Rifondazione poi accade anche in altri partiti. Prendiamo i Ds…».

Prendiamo i Ds.
«Le donne hanno forse lo spazio che si meritano? E nella Margherita? Una come la Bindi, non mi sembra abbia il peso politico che merita».

Quando cambierà qualcosa?
«Quando le donne si convinceranno che la politica è anche sacrificio. Quando non ci saranno più quelle che mi rispondono: io candidata a Strasburgo? Oh no, cara Luciana, grazie… ma sai, un impegno così, no no, io tengo famiglia…».

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