Dovrà pagare 22mila euro il comitato che ha affisso messaggi durante un presidio
Volantini contro la Moratti
Multati i genitori di Retescuole
TERESA MONESTIROLI
la Repubblica – 20 marzo 2005
Multati per aver lasciato «messaggi d´amore» per la scuola pubblica al rappresentate regionale del ministero dell´Istruzione. È successo al comitato Retescuole, che ora dovrà pagare 22 mila euro di multa per aver affisso sulla facciata della direzione scolastica regionale in piazza Diaz alcuni volantini che denunciavano i tagli alla scuola statale.
Era il 19 febbraio scorso quando più di 5.000 persone, fra insegnanti e genitori, hanno protestato sotto le finestre del direttore scolastico Mario Dutto, per ricordare alla gente che «La distruzione della Moratti continua», come recita uno dei volantini multati. E l´hanno fatto, ancora una volta, con una «manifestazione d´affetto per la scuola pubblica». Un presidio in piazza con tanti striscioni, palloncini colorati, musica e bambini. Ma anche tanti cerotti, per l´esattezza cinquanta, che riportavano la scritta «Basta tagli alla scuola». Strisce di carta del formato 42X17 che le mamme e le maestre hanno attaccato con scotch da cartoleria alle pareti dell´edificio. Tre giorni dopo, il 22 febbraio, qualche vigile ha notificato un verbale per «violazione delle norme del regolamento per l´applicazione dell´imposta sulla pubblicità», che tradotto significa: non avete pagato il bollo che autorizza l´affissione della pubblicità.
«È un agguato» si sfoga Marco Donati, il responsabile del sito Internet del comitato che ha ricevuto la multa a casa in quanto unico nome che appare dietro l´associazione dei genitori e degli insegnanti, che da due anni combatte strenuamente per difendere il tempo pieno e la qualità della scuola. «Questo gesto del Comune è il corrispettivo finanziario del pestaggio che hanno subito gli studenti all´università Statale qualche giorno fa – continua Donati -. È un forte atto di intimidazione verso chi protesta contro il governo. Noi non possediamo nessuna televisione e la scuola non desta grande attenzione neanche sulla carta stampata. Non abbiamo altri mezzi per far sentire la nostra voce che usare semplici volantini da distribuire per strada. In questa città non c´è più la possibilità di esprimersi».
È rimasto attonito anche il comitato che si è sempre autofinanziato, organizzando raccolte di soldi nelle varie manifestazioni o con appelli su Internet e che ora sta mobilitando gli avvocati per cercare il modo di contestare le multe. «Siamo assolutamente civili nelle nostre proteste – raccontano i genitori – non abbiamo mai lasciato un scritta sui muri e tutti i nostri volantini si possono staccare in un attimo».
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Violate le norme sulla pubblicità: verbale al responsabile di Retescuole. «Contravvenzione intimidatoria e violenta»
Attacca due manifesti con lo scotch: 22 mila euro di multa
dal Corriere – 20 marzo 2005
Gli sono costati cari quei due volantini contro i tagli alla scuola pubblica. Quasi 22 mila euro, 44 milioni di vecchie lire. Il motivo, «violazione di norme del regolamento per l?imposta comunale sulla pubblicità». Ecco perché giovedì scorso Marco Donati, anima di Retescuole, il movimento di genitori e insegnanti che contesta la riforma Moratti, si è visto recapitare il verbale da un messo comunale. «Non credevo ai miei occhi – racconta -, erano due volantini “20 per 30″ attaccati con lo scotch in piazza San Babila. Spiegavano i motivi della manifestazione del 19 febbraio».
Alle due locandine incriminate si sono aggiunte 50 «strisce» «17 per 48» attaccate – sempre con lo scotch – in piazza Diaz, proprio durante il giorno del presidio con mamme, insegnanti e bambini davanti alla sede della direzione scolastica regionale. E visto che Marco Donati è il responsabile del sito retescuole.net, la multa da 400 euro a volantino è arrivata direttamente a casa sua.
«Sono indignato – commenta – noi siamo sempre stati molto gentili con la città, i nostri volantini sono colorati e rimovibili. Mi sento aggredito».
Nei prossimi giorni Donati consulterà un avvocato «per cercare di capire». Anche la Cgil gli ha offerto consulenza legale.
«L?ordine e la pulizia dei muri di Milano – continua – stanno a cuore a me come al sindaco. In due anni abbiamo fatto collette per la stampa di manifesti e chiesto a tutti di farsi carico di qualche decina di fotocopie da affiggere ai cancelli delle scuole. Tutto in modo educato. Una multa del genere è intimidatoria e violenta».
Immediata è stata la risposta della rete: il forum delle scuole sta pensando di inviare una lettera di protesta al sindaco e alla polizia municipale e di presentare ricorso. «Ma se la multa è da pagare – dicono maestre e mamme – sosterremo insieme le spese».
A. Sac.
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