Ospito molto volentieri la lettera di Federico un amico della provincia di La Spezia perchè sono convinta che un piccolo aiuto lo possiamo sempre dare!
"Tra le comunità colpite dall’ alluvione del 25 ottobre non è quella più nota dai media , e so che parlando di una si rischia di dimenticare o non dare onore alle altre, che stanno ugualmente lavorando con forza alla ricostruzione , ma il piccolo comune di Pignone composto di diversi borghi oggi si sente solo senza la sua storia, i due ponti medioevali non ci sono più, l‘oratorio da poco ristrutturato che ospitava il museo di comunità è stato spazzato via, non hanno avuto morti nella comunità, “siamo stati fortunati “ ti dicono quando parli con loro, ma i cittadini di Pignone e di Casale piangono i loro ponti e il museo come si piange un amico o un parente, i due borghi principali sono stati coperti di alberi e di fango e loro, in silenzio, hanno iniziato a ripulirli.
I cittadini di questa comunità rurale sono gente generosa che ha sempre coltivato solidarietà, erano stati tra i primi nella nostra provincia ad operare nella cooperazione internazionale ospitando i bambini del Saharawi e a gemellarsi con le comunità di produttori agricoli argentini, i ragazzi del comune avevano organizzato nella Pubblica Assistenza una squadra di protezione civile ed erano partiti come volontari per il terremoto di Abruzzo, oggi, per la prima volta hanno bisogno degli altri, ma non lo chiedono, noi, gli amici, siamo corsi da tutte le parti per sincerarci che non forse successo il peggio e per aiutarli. Li conoscevano come comunità ospitale e felice, per le loro feste, le loro produzioni di patate, granoturco dall’asciutto, fagioli e salsicce vedendo quel disastro abbiamo pianto con loro e da loro sono stati confortati .
Sono rocce non sradicabili dal terreno, orgogliosi e forti, non protestano mai, avevano organizzato la festa paesana per pagare la maestra che il ministero aveva tolto loro ed erano orgogliosi che i loro figli e i loro nipoti potessero continuare grazie a quei soldi a frequentare la scuola in paese, i loro borghi erano pieni di fiori, hanno scelto un medico come sindaco e una squadra di giovani amministratori, ragazze e ragazzi, che sono passati dalla Proloco o dalla Pubblica assistenza al comune, perché a sentire loro era giusto così, affidarsi a quei giovani tanto volenterosi del paese e i “vecchi”amministratori li supportano nel lavoro lealmente, lasciandoli fare, anche in questo erano un esempio ed avevano ragione, oggi quelle ragazze e quei ragazzi si sono dimostrati il motore della comunità, hanno grandi responsabilità, dirigono squadre di volontari danno ordini alla protezioni civile , predispongono i servizi essenziali, sono amministratori pubblici da cui noi tutti dovremmo prendere esempio.
Si è scritto molto sulla cementificazione della Liguria, ma non è il loro caso, parlavano sempre di agricoltura e di vecchi sentieri da ripulire e agivano di conseguenza, ho un nodo alla gola quando scrivo o parlo di loro: li abbraccerei uno a uno, chiedo anche a voi di aiutarli, loro sono stupiti di tanto clamore, non vanno in tv, spalano fango, ripuliscono il paese e sognano di ricostruire i ponti.
Federico.
Indirizzare a ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO LOCO DI PIGNONE
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CAUSALE: ALLUVIONE PIGNONE
2) BANCA CARIGE FILIALE DI RICCO' DEL GOLFO
intestato a ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO LOCO DI PIGNONE
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CAUSALE: ALLUVIONE PIGNONE
L'Amministrazione comunale e la Popolazione intendono ringraziare, con un gesto tangibile, tutti coloro che avranno contribuito alla raccolta fondi: superata la fase di emergenza, sarà rilasciato un buono pari al 10% della somma versata da poter spendere nelle attività commerciali e ricettive presenti nel territorio comunale.
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