sabato 9 luglio 2011

La risposta di Martina alla lettera aperta di Beppe Cremonesi sui costi della politica

Quando si dice che non ci sono proposte...grazie a Maurizio per avele comunicate!

Nella lettera aperta che mi hai scritto mi chiedi “se non ora, quando” con il taglio dei costi della politica regionale.
Ti rispondo subito: ora. Anzi, quindici giorni fa.

Infatti risale a quindici giorni fa la proposta di legge del Partito Democratico di cui sono il primo firmatario e che riguarda l’abolizione del vitalizio e la riduzione dell’indennità dei Consiglieri regionali.
Ti chiederai cosa significhi nello specifico, giusto.

La nostra sfida al centrodestra chiede questo:
- la cancellazione del vitalizio dei Consiglieri regionali. E’ già stato fatto anche in altre Regioni: se oggi il vitalizio ha un carattere retributivo (attinge da un fondo cui la Regione contribuisce con tre milioni e mezzo di Euro) noi proponiamo che si possano istituire solo forme assicurative o di previdenza integrativa, senza oneri per la Regione;
- la riduzione del 60% dell’indennità di fine mandato.
Oggi chi ha svolto 4 o più legislature ha diritto a un’indennità di fine mandato di 4 o più annualità. Noi del PD proponiamo di passare da 12 a 5 mensilità per ogni legislatura fatta, e di inserire un tetto massimo di 10 mensilità anche se il mandato svolto supera le due legislature;
- il taglio del 10% delle indennità dei Consiglieri regionali. Dal primo gennaio di quest’anno è già in vigore un taglio del 10% della diaria, e noi proponiamo di eliminare dalle indennità altri 950 Euro lordi.

I primi risultati della nostra proposta li abbiamo visti già a fine giugno: l’IDV ha presentato una mozione (emendata dal nostro Gruppo in Regione) che raccoglie le nostre proposte, e il Consiglio regionale l’ha votata all’unanimità, benché con il visibile imbarazzo della maggioranza che ha già annunciato di voler comunque presentare due distinte proposte analoghe. Staremo a vedere.

Quello che voglio sottolineare, anche in risposta a quanto hai scritto, è questo. E perdonami se faccio l’elenco ma mi preme di essere molto chiaro in proposito:

1. il Partito Democratico della Lombardia è l’unica forza politica che ha presentato formalmente una proposta di legge che affronta di petto il tema dei tagli, in modo chiaro, comprensibile, fattibile;
2. su questo siamo pronti a dare battaglia in Consiglio regionale, soprattutto perché la proposta sia subito calendarizzata in Commissione e in Aula. Non vogliamo che resti lettera morta;
3. abbiamo fatto la nostra proposta dopo la campagna elettorale proprio per sottrarla a qualunque tipo di strumentalizzazione. Volevamo insomma evitare che sembrasse solo un tentativo di strizzare l’occhio ai cittadini per poi rimangiarsi tutto una volta chiuse le urne;
4 le tre direttrici su cui la proposta si orienta sono chiare. Poi siamo aperti al confronto e a ogni miglioramento che si potrà introdurre. Ma quello che abbiamo fatto e stiamo facendo è sostanza.

Quindi, Giuseppe, lasciami dire che il PD c’è su questo, e soprattutto che non sta facendo demagogia su qualcosa che è serio e necessario.
L’antipolitica va combattuta. Ma per farlo è giusto riformare la politica, cambiare gli strumenti e le forme e non stare a guardare.

Se non ora quando? Ora, subito. Noi siamo già all’opera.

A presto e grazie,
Maurizio Martina

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