venerdì 29 luglio 2011

Interrogazione di Aurelio Mancuso sulle agevolazioni ai conviventi dei parlamentari

L'articolo di Aurelio Mancuso (Presidente Equality Italia), copiato sul fondo del post, mi solletica la memoria.
Vorrei ricordare a tutti che fu Casini a introdurre l'estensione ai conviventi nelle norme del regolamento del Fondo Pensioni integrativo del Parlamento.
Sarebbe da verificare se i parlamentari riescono a coprire i costi del fondo con la loro detrazione oppure se deve esser integrato con altri fondi di "cassa comune" perchè risulta che il 70% del rimborso prestazioni avviene per i parlamentari e parenti affini che non sono più "attivi".
Se è vero che la quota per l'integrazione viene decurtata dagli stipendi in base al 4,5 per i parlamentari attivi e al 4,7 per quelli non più attivi, è altrettanto vero che un misero 0,2 di detrazione in più dà dei grossi privilegi alla "vecchia casta" e con piccole prebende estesa a tutti i parenti compresi i conviventi!
Mentre i comuni cittadini conviventi si vedono negati diritti fondamentali!

Assistenza Sanitaria Integrativa (dalla pagina del sito del Senato alla voce "Trattamento economico dei Senatori")
Il Fondo di solidarietà fra i Senatori eroga un rimborso parziale di determinate spese sanitarie sostenute dagli iscritti, nei limiti fissati dal Regolamento e dal Tariffario. L'iscrizione è obbligatoria per i Senatori in carica, che versano un contributo pari al 4,5 per cento dell'indennità lorda; è facoltativa per i titolari di assegni vitalizi, il cui contributo è pari al 4,7 per cento dell'importo lordo del proprio assegno. Con il versamento di quote aggiuntive è possibile l'iscrizione dei familiari.

Mancuso (Equality Italia): Caro Fini fornisci i dati: quali deputati conviventi usufruiscono dell’assistenza sanitaria integrativa?

"Abbiamo ascoltato increduli in questi giorni lezioni da parte di Rocco Buttiglione, Gasparri e tanti altri politici della destra italiana, sul fatto che i cittadini devono essere uguali davanti alla legge. Questa teoria è stata assunta per spiegare perché era da respingere la legge contro l’omotransfobia, naturalmente si raccontava una bugia, poiché altre specificità e minoranze giustamente hanno nel nostro ordinamento tutele dedicate, in ragione dell’appartenenza etnica, religiosa, disabilità. Ma no gli omosessuali e le/i transessuali non hanno alcun diritto da reclamare, anzi possono continuare a essere uccisi e aggrediti, tanto non sono poi persone tanto degne. Ma la domanda che ora sorge spontanea è questa: come mai ai deputati è consentito estendere l’assistenza sanitaria integrativa anche alle persone che convivono con loro? In Italia le convivenze e le coppie gay non hanno alcun tipo di tutela perché si agita la difesa della famiglia tradizionale, ebbene illustre presidente della Camera Gianfranco Fini, ci dica chi sono i deputati conviventi che usufruiscono di questo privilegio. Siamo certi che tra questi ci sono tanti, che ogni giorno proclamano all’opinione pubblica che l’unica famiglia è quella sposata, poi però utilizzano le cure odontoiatriche piuttosto che le cure termali con i propri e le proprie conviventi! Come si vede siamo tutti uguali!"

Aurelio Mancuso – Presidente Equality Italia

Nessun commento:

Posta un commento