Appuntamento domani sera 8 maggio alle 21 nelle stazioni di Vercelli, Chivasso e Avigliana. In queste stazioni passerà il “treno delle scorie”: un convoglio carico di materiale radioattivo da riprocessare in Francia, nel centro di Le Hague.
Da Il Manifesto
Che esista un accordo in questo senso tra Francia e Italia è noto – anche se bisognerebbe capire quanto sia utile – ciò che invece è puntualmente tenuto nascosto – al contrario di quanto prescrive la legge – sono le informazioni sui passaggi di questi treni, che pure transitano vicino ai centri abitati. Non c’è bisogno di farsi tornare alla mente, con le dovute differenze, le atroci immagini dell’incidente ferroviario di Viareggio. Perché i treni al plutonio sono pericolosi anche senza che si verifichi un incidente. Secondo le informazioni diffuse da Legambiente, che riferisce i dati riferiti dal laboratorio indipendente francese CRIIRAD “i convogli emettono irraggiamenti gamma (i peggiori e i più penetranti) di almeno 30 metri intorno al Castor e la stessa Asn riconosce che un’esposizione di 30 minuti a contatto col Castor sottopone le persone ad assorbire il doppio della dose annua consentita: e come se non bastasse questi convogli contengono plutonio che in Francia non potrebbero essere trasportati…”.
Gli ambientalisti piemontesi denunciano che una legge approvata dalla regione il 18 febbraio 2010 – “Norme sulla protezione dai rischi da esposizione ionizzante” – prevede espressamente: “La regione e i comuni interessati, senza che i cittadini debbano farne richiesta, assicurano preventivamente a tutti i gruppi di popolazione per i quali è stato stabilito un piano di emergenza radiologica , l’informazione sulle misure di protezione sanitaria ad essi applicabili nei vari casi di emergenza prevedibili, nonché sui comportamenti da adottare in tali occasioni”. Insomma, norme di buon senso verrebbe da dire.
Invece in Piemonte non avviene nulla di tutto questo. “Ci chiediamo come mai in nessun comune è stata applicata la legge, come mai il Prefetto di Torino non interviene per il ripristino della legalità; cosa si nasconde dietro alla volontà politica della Regione Piemonte di tenere volutamente all'oscuro i cittadini i quali hanno il diritto ad essere informati – scrive in un comuni Scaricare la responsabilità sui sindaci dei comuni interessati dai passaggi, sapendo benissimo che, data la scarsità di risorse e di mezzi, non potrebbero in alcun modo ottemperare è una manovra vergognosa di una regione filo-nuclearista che tende a nascondere e minimizzare i rischi scaricando su terzi le proprie pesanti responsabilità politiche.
In questo video si spiega il senso e il perché dell’iniziativa. Sottolineando che le scorie inviate in Francia non sono soltanto i rifiuti ospedalieri, ma anche le scorie dell’”avventura nucleare” italiana, finita vent’anni fa ma che ha lasciato una pesante eredità. Tra l’altro le scorie se ne vanno in Francia, ma tra una dozzina d’anni è previsto che tornino in Italia, anche se riprocessate.
Ultimo dato: come mai il treno passerà proprio la notte tra l’8 e il 9 maggio? Gli ambientalisti pensano che non si tratti di un viaggio organizzato a casa, ma un tentativo di sbarazzarsi delle scorie in vista della sentenza del Tar prevista per il 12 maggio, che potrebbe decidere una sospensiva per questo tipo di trasporti.
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