Aiuole obliate gialle d’erba, sa
un cupo brusio smuovervi, allusione
ad altre estati, cetonia blu-violetta,
enunciando noumeni oscuri: tutto fu,
sarà, ed è in circolo: dunque è sempre
presente nelle eterne senescenze
e effervescente d’ere, nel serpente
d’etere, seme, cenere, erbe secche.
***********
La poesia è dichiaratamente un tour de force.
Dice Calvino:
“Sono partito dalla parola italiana più corta, che contenga tutte le vocali: aiuole. in ogni verso della prima quartina tutte le vocali compaiono e spariscono a una a una nell’ordine seguente:
primo verso : nella prima parola, tutte le vocali; nella seconda a, e, i, o , e così via fino all’ultima parola, che ha solo la a;
secondo verso : la prima parola ha solo la u , la seconda ha u e o , e così via fino a ricostituire la serie completa;
terzo verso : stesso schema del primo, all’incontrario;
quarto verso : stesso schema del secondo, all’incontrario.
La seconda quartina si apre con la successione a a, e e, i i, o o , u u. Il resto della poesia utilizza soltanto la vocale e.
Nessun commento:
Posta un commento