giovedì 7 aprile 2011

Giovani, la rete è partecipazione ma l’inadeguatezza degli adulti ferma l’innovazione


Ottimo articolo che analizza la giovane popolazione e che con molta semplicità spiega perchè,nonostante la nuova tecnologia avanzi ed i giovani crescano a pane e tecnologia, non riescano però a progredire creativamente.
Alcune le cause principali:
- inadeguatezza d'approccio al mezzo tecnologico da parte degli adulti;
- incapacità d'insegnare ai giovani "...I ragazzi sono abituati a fare le cose insieme, scambiarsi opinioni e condividere le conoscenze e le 'faccende quotidiane'(divertimento, compiti...) secondo un modello di peer education. Ma non fanno il passo ulteriore della generazione di novità, di applicazione della creatività, perchè avrebbero bisogno di guide adulte in grado di fargli conoscere le potenzialità della rete" perchè "la consapevolezza degli adulti è a macchia di leopardo ed è lasciata alla buona voltontà dei singoli";
- incapacità a "lasciarsi insegnare" dai nativi digitali (suddivisi in fasce d'età variabili a partire dai nati del 1985);
- timore di esser scalzati al timone di comando: "Nella ‘vecchia Europa’ a mio avviso si fa molta fatica ad esprimersi negli spazi istituzionali, le classi dirigenti in Italia sono gerontocratiche e mettono un clamoroso tappo al dispiegarsi dell’innovazione. Il motivo è semplice: i giovani fanno paura perché sono più esperti, flessibili e consapevoli, e dar loro il ‘comando’ significa farsi sfuggire di mano i modelli che reggono il potere attuale."

Insomma interessante resoconto della ricerca condotta dall'Università Bicocca che dovrebbe far riflettere anche alla luce dei nuovi cambiamenti in atto nei Paesi del Mediterraneo, dove i giovani stanno cambiando la storia a partire dalla loro "connettività" col Mondo....vai all'articolo--->

Nessun commento:

Posta un commento