domenica 8 maggio 2005

Una vittoria: bancarotta, norme abrogate

Questa notizia mi rinfranca.
Dato che qualche post fa scrissi sulla fiducia del Governo in merito alle variazioni inserite in un decreto.

L'appello di giuristi e magistrati rilanciato da Libertà e Giustizia ha sicuramente contribuito a mettere in difficoltà il governo. "La nuova formulazione della legge che delegava al governo Berlusconi la riforma dei reati fallimentari - sostenevano i giuristi - è totalmente ingiustificata, irragionevole e incomprensibile", oltre che fonte di "grave pregiudizio" per la giustizia e per la stessa economia italiana. Il Consiglio dei ministri ha fatto marcia indietro. L'annuncio è toccato al ministro della Giustizia Castelli: "Il Consiglio dei ministri ha deciso di ripristinare il testo originario che il governo aveva presentato in sede di emendamenti al dl sulla competitività, integrato dalle norme proposte in commissione bilancio del Senato”. Le pene per la bancarotta restano dunque quelle attualmente in vigore.

Nessun commento:

Posta un commento