Di Mauro Carbone.
Davvero tendiamo spontaneamente alla verità? E se così non è, come accade che in noi sorga comunque, sotto forma di pensieri chiamati ?idee?, una conoscenza intorno all?esperienza di noi stessi e del mondo? In che consistono quelle idee? Possiamo continuare a descriverle al modo in cui la filosofia ha tradizionalmente fatto e che sembra inseparabile dalla sua stessa identità?
Esistono idee che risultano fra loro perfettamente distinte eppure sono impenetrabili all?intelligenza, avverte Marcel Proust. Idee sensibili, le qualifica Merleau-Ponty: rispetto alla tradizione filosofica dominante ? il platonismo ? una definizione deflagrante. Descrivere idee inseparabili dal nostro rapporto sensibile col mondo impone infatti d?interrogarsi daccapo sul ruolo che nella loro genesi svolge la memoria e sul carattere di questa, su come si possa riconoscerle senza averle già conosciute in precedenza, sulla natura peculiare di quel tempo nel quale esse sembrano comunque vivere.
Con l?attualità e la radicalità di tali questioni che l?opera di Proust solleva, questo libro si misura muovendo, da un lato, dai commenti che le dedica Merleau-Ponty nei suoi estremi tentativi di dare formulazione filosofica ai mutamenti che avverte operare nella nostra epoca, dall?altro dalle valutazioni che Deleuze ne offre rispetto all?esigenza di sottrarre il pensiero alla sua immagine metafisica. Due lati che, come quelli della Recherche, finiscono per rivelare la loro intima convergenza. Così, la caratterizzazione antiplatonistica delle idee che Merleau-Ponty individua in Proust si coniuga con la concezione antiplatonistica della reminiscenza che in lui ravvisa Deleuze. Offrendo al pensiero e all?arte del Novecento uno specchio in cui potersi riflettere.
L’autore
Mauro Carbone è professore associato di Estetica all?Università degli Studi di Milano. Ha studiato e insegnato in Italia e all?estero. Sul pensiero di Merleau-Ponty ha pubblicato il volume Ai confini dell?esprimibile. Merleau-Ponty a partire da Cézanne e da Proust (Milano 19983), poi riveduto e ampliato per l?edizione francese dal titolo La visibilité de l?invisible. Merleau-Ponty entre Cézanne et Proust (Hildesheim 2001), nonché la raccolta di saggi intitolata The Thinking of the Sensible: Merleau-Ponty?s A-Philosophy (Chicago 2004). All?estetica fenomenologica e post-fenomenologica francese ha dedicato i volumi Il sensibile e l?eccedente. Mondo estetico, arte, pensiero (Milano 1996), Di alcuni motivi in Marcel Proust (Milano 1998) e, insieme con David Michael Levin, La carne e la voce. In dialogo tra estetica ed etica (Milano 2003).
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