venerdì 22 marzo 2002

Quella notte.

La luna in cielo arrossiva per i miei baci
ma, guardona, cercava di guardar tra le tue cosce
la perla delicata arrossata da me.
Quali salite in cielo e cadute all'Inferno per troppa voglia di te,
del tuo corpo vestito di luna e saliva
dove morivo per rinascere ancora.
Bambina mia, mia Signora del cuore
dove pulsano le vene che fan di me uomo
e sangue irrora per tela verga di Aronne,
che teneramente baci.
Cavalcare ti voglio, voglio sentire i battiti
dei mie zoccoli sul ventre tuo e dentro
esser tiranno.
Voglio il tuo urlo che libera la mente
e fa degli spasmi miei manna celeste in te
che già respiri il tuo secondo affannato andar tra le stelle.
Ti amo, bella, ti amo.


E.Meschiari, Marzo 2002

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