venerdì 22 febbraio 2002

Presentazione e poesia

Sono nuovo, mi ha contattato Federica. Devo presentarmi onestamente. Sono un
antropologo e un sociologo ma questi sono solo titoli del cazzo. La verità
e' che sono ateo e uno scrittore erotico, quindi destinato all'Inferno. Mi
e' stato assicurato che non dovrebbero esservi minorenni e che mi e'
consentito essere me stesso. Sono polemico, attaccabrighe con gli impostori
e i millantatori, non porto mai rancore ma m'incazzo come una bestia; ognuno
ha i suoi limiti. Non sono mai volgare nei mie scritti, ma esplicito si.
quindi buttatemi fuori subito o sopportatemi. Tanto per fare Alessandro e
tagliare il nodo con la spada eccovi una mia favole e una mia poesia. E'
consentito dissentire e mandare improperi, ma con dolcezza, prego.
E.Meschiari.

Amore mio...
Cristalline gocce di rugiada tua
scendono rotolando
sulle cosce nude come colonne di marmo.
Io le guardo scendere rapito
non so se e' ambrosia tua, o mia saliva, o sudore di entrambi,
o entrambe le cose, ma so che gli occhi tuoi chiusi
e la bocca aperta a iati di passione
son veri come le tue dita
che cercano il piacere da me sadicamente negato ancora.
Occhi negli occhi ora, attendo che t'inarchi
che ti faccia sponda
al dardo mio di Priapo celeste
che invadendoti ti fa mia per sempre.
Affonda l'albero della mia nave e la vela si fa carezza interna.
Ti fai mare per in vascello mio di arcana memoria
e Ulisse non chiude le orecchie
vuol sentire, sentire la musica del mare
che si scontra contro il roccioso bacino, sirena mia.
Dove sono i profumi marini?
I silvani muschi adorati?
I ferormoni affondano lenti nell'aria come spire di fuoco
e tu ti fai droga, io sono droga che scende e sale
sino a toccarti l'anima, amore mio.

E.Meschiari - Marzo 2002.

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